E’ cominciata la discussione in Parlamento sulla revisione degli odiosi decreti sicurezza di Matteo Salvini ma tale revisione, in assenza di un dibattito pubblico, si è limitata alla parte sull'immigrazione, multe alle Ong, sequestro delle imbarcazioni eccetera.
I decreti Salvini contengono però norme liberticide che puntano a criminalizzare il conflitto sociale e sono anch'esse molto odiose. Multe e anni di carcere per chi occupa fabbriche, scuole e università. Arresto per chi fa un picchetto e scende in strada per manifestare spontaneamente come avviene per gli studenti di fronte ad un fatto grave o per gli operai che si vedono arrivare le lettere di licenziamento.
Alcuni giuristi hanno deciso di lanciare un appello e la raccolta delle adesioni è in corso.
L'obiettivo è quello di costringere il Parlamento a fare anche su questo un passo indietro e l'occasione della revisione dei decreti sicurezza non può non riguardare anche la cancellazione di norme studiate ad arte contro chi lotta.
L'appello integrale lo trovate a questo sito
Le adesioni vanno inviate a ricercademocrazia@gmail.com .