FINANZA E FISCALITA': LE PROPOSTE DI ATTAC ITALIA




Le proposte di Attac Italia sui temi della finanza e della fiscalità 

per la piattaforma di convergenza dei movimenti 


La pandemia chiede una radicale inversione di rotta.

Il nodo delle risorse è fondamentale.

Non si tratta solo di decidere come meglio spendere le risorse date, bensì di sovvertire il quadro imposto per liberare risorse in direzione della società della cura e per uscire dall'economia del profitto.

Punto primo

Alcuni obiettivi strategici devono divenire terreno di lotta e mobilitazione a livello europeo:

a) abolizione del patto di stabilità e del pareggio di bilancio;

b) trasformazione della Banca Centrale Europea in una banca pubblica che finanzia gli Stati e che si fa garante del debito pubblico degli stessi;

c) controllo pubblico dei movimenti di capitale attraverso l'approvazione della tassa su tutte le transazioni finanziarie (Financial Transactions Tax);

d) adozione di un reddito incondizionato di base per eliminare la precarietà, redistribuire la ricchezza sociale prodotta e favorire la conversione ecologica della produzione

Punto secondo

Alcuni obiettivi strategici devono divenire terreno di lotta e mobilitazione a livello nazionale: 

a) abrogazione dell'art.81 per eliminare il pareggio di bilancio in Costituzione;

b) avvio di un audit indipendente sul debito pubblico per evidenziare il debito illegittimo da annullare;

c) progressiva socializzazione del sistema bancario, a partire dalla socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti per mettere a disposizione della società della cura i 265 miliardi del risparmio postale;

Punto terzo

Alcuni obiettivi riguardano una radicale riforma fiscale, a partire dal principio che le risorse vadano cercate laddove si trovano, mettendo a carico dei ceti ricchi la trasformazione verso la giustizia climatica e sociale:

a) tassa patrimoniale straordinaria sui redditi alti e sui profitti per finanziare la conversione ecologica della produzione e la redistribuzione della ricchezza sociale prodotta;

b) introduzione di un sistema di fiscalità individualizzata (sistema tedesco) con soglia di esenzione pari a 10.000 euro;

c) riduzione della pressione fiscale centrale e locale, attraverso una forte imposizione sui patrimoni importanti e sui redditi alti, secondo criteri di cumulo e progressività; 

d) tracciamento attraverso le banche date sull'Isee dell'elusione e dell'evasione fiscale e introduzione di immediate misure coattive di recupero;

e) riduzione dell'aliquota Iva sui beni di largo consumo, al fine di favorire le fasce deboli della popolazione, per aumentarla -a parità di gettito- su quelli di lusso.

Punto quarto

Alcuni obiettivi strategici devono divenire terreno di lotta e mobilitazione a livello locale, per ridare centralità al ruolo delle città, dei Comuni e delle comunità territoriali associate:

a) abolizione del patto di stabilità interno e del pareggio di bilancio

b) possibilità di deroga dal pareggio finanziario, in caso di eventi e situazioni strordinarie;

c) avvio di un audit indipendente sul debito degli enti locali per evidenziare il debito illegittimo da annullare;

d) riforma della finanza locale in direzione del raggiungimento del pareggio di bilancio sociale, ecologico e di genere, ai quali vanno destinate risorse incomprimibili;

e) socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti, al fine di mettere a disposizione i 265 miliardi di risparmio postale per la trasformazione delle realtà locali in fulcri di nuova economia territoriale trasformativa in senso ecologico e sociale