LE PROPOSTE DEL CANTIERE DELLE IDEE





Proposte del cantiere delle idee per La società della cura


Ci concentreremmo su proposte ‘materialistiche’, agganciandole al dibattito politico sul modo in cui usare i fondi del Recovery Fund.

Le proposte sono queste:


1. Più soldi per la maggioranza dei cittadini e per i servizi di tutti, meno soldi al privilegio. 

Questa proposta è composta da due rivendicazioni:

a) prelievo di solidarietà dell’1% sulle famiglie con ricchezza superiore a un milione di euro (il 10% della popolazione più ricco). Gettito previsto: 117 miliardi di euro.

b) Difesa ed estensione del reddito di cittadinanza.


2. Piano nazionale di costruzione (in rispetto di criteri ambientali che seguano un modello di riconversione ambientale dell’economia) di nuove case popolari.


3. Piano di sviluppo del terziario socio-sanitario inteso come attenzione alla terza età, alle persone non autosufficienti e assistenza domiciliare sanitaria.


Impostazione del discorso pubblico sulle tre rivendicazioni

Le macro-cornici tematiche delle tre proposte dovrebbero essere "Soldi e diritti per le vittime della pandemia" e "Prendere a chi ha di più per redistribuire", quindi i "soldi del recovery ai cittadini e non alle lobby". 

È interessante ragionare discorsivamente su come legittimare la patrimoniale in una società in cui la ricchezza diviene termometro della retorica sulla ‘meritocrazia’. Questa campagna andrebbe impostata in modo molto semplice, quasi ‘ideologicamente neutro’: chi ha di più deve dividere con chi ha di meno; i ricchi devono rinunciare a un poco della loro ricchezza per contribuire al benessere della nazione e dei cittadini. Il contesto italiano permette di aggiungere retoricamente una certa "colpevolizzazione" della ricchezza, sottolineando che una parte dei ricchi hanno costruito le loro fortune grazie alla precarietà dei lavoratori o al fatto di non aver chiuso durante la pandemia, e dovrebbero restituire alla società e ai cittadini una parte di questo "bottino". Il discorso contro la patrimoniale è basato sulla capacità della ricchezza di dare lavoro e misurare il grado di merito nella società.

La proposta della patrimoniale esprime una questione di senso comune, che permette di individuare in maniera chiara un nemico attraverso una divisione economico. Infatti un recente sondaggio commissionato SWG e ripreso da Altreconomia, ha chiesto agli italiani se “sarebbero favorevoli all’introduzione di un contributo straordinario di solidarietà nazionale pari al 5% della ricchezza soltanto per il 10% più ricco per finanziare interventi volti a rafforzare i sistemi sanitario, di contrasto alla povertà e pensionistico”. Il 29,4% degli intervistati si è detto “molto favorevole”, il 30,7% “abbastanza favorevole”, per un totale di persone a favore di oltre il 60% (60,2%).


Il piano di sviluppo sociosanitario è immediatamente connesso all'immaginario sanitario dell'emergenza e permette di declinare, come macro-discorso, un modello di stato che "cura", la socializzazione del lavoro di cura e riproduzione oggi femminilizzato, attaccare la privatizzazione del settore e, più in generale, mettere al centro la vita rispetto al profitto.

Il piano di realizzazione di nuove case popolari (‘ambientalmente sostenibili’, quindi anche in chiave ‘riconversione ambientale dell’economia’) va incontro a uno dei più grandi problemi sociali italiani, e anche questo può essere connesso all’immaginario della pandemia, dal momento che le condizioni dell’abitare e le diseguaglianze sociali su questo aspetto sono riemerse in modo molto forte durante il lockdown.