1 Pacchetto Next Generation EU - Piano di Ripresa e Resilienza, questo sconosciuto
I media continuano ad informare che il Governo italiano non ha ancora consegnato alla Commissione europea la lista della spesa per l’utilizzazione dei € 209 miliardi assegnati all’Italia nel pacchetto Next Generation EU (che i media italiani hanno battezzato recoveri faund) approvato dal Consiglio europeo il 21 luglio 2020 (qui l’Infografica: https://www.consilium.europa.eu/it/infographics/ngeu-covid-19-recovery-package/ )
Se va bene, ossia se Polonia Ungheria e forse altri Stati membri non ostacoleranno la distribuzione di questi fondi, il prefinanziamento del RRF-Meccanismo per la Ripresa e la Resilienza sarà versato nel 2021 e dovrebbe essere del 10%.
Per “acchiappare” i soldi di questo pacchetto “Gli Stati membri preparano piani nazionali di ripresa e di resilienza che definiscono il programma di riforma e di investimento dello Stato membro interessato per gli anni 2021-23, e sono inviati alla Commissione europea. I piani saranno rivisti e adattati, se necessario, nel 2022 per tener conto dell'assegnazione finale dei fondi per il 2023.”
Il gioco del Governo è semplice e perverso allo stesso tempo.
Il Piano di Ripresa e Resilienza il Governo lo ha già scritto a grandi linee, e poi non lo discute che con se stesso ?
Una data di presentazione dei Pacchetti nazionali alla Commissione europea non è prevista. E quindi Conte ha buon gioco a dire “saremo in tempo”.
Conte spedirà il Piano di Ripresa e Resilienza alla Commissione europea senza avviare un dibattito pubblico con le parti sociali, le cittadine, i cittadini ?
O lo ha già scritto sulla base dei suggerimenti di Confindustria e tanto gli basta ?
La bozza della lista della spesa, consegnata da Conte ai Presidenti di Camera e Senato il 15 settembre 2020 è qui: www.politicheeuropee.gov.it/media/5378/linee-guida-pnrr-2020.pdf Linee guida per la definizione del Piano di Ripresa e Resilienza #NEXTGENERATIONITALIA che orientano la redazione e la scelta dei progetti che dovranno meritare gli aiuti (sovvenzioni e prestiti) del pacchetto Next Generation EU.
Ognuno dei partecipanti alla lista della Società della Cura troverà interesse alla lettura di questo documento.
Per quanto ci riguarda, come Movimento No TAV, rileviamo che nelle Linee guida è scritto a pagina 18: “Il Governo italiano intende puntare, in primo luogo, sulla rete ferroviaria AV-AC ad alta velocità di rete per passeggeri e merci con il completamento dei corridoi TEN-T.”
Sulla base di questa scelta del Governo, la nostra forte ed esplicita richiesta è: togliere la Torino-Lione dall’elenco del pacchetto Next Generation EU.
Ricordo che è stato ampiamente dimostrato che il progetto Torino-Lione, Crimine Climatico non è affatto “verde” e quindi non è meritevole di aiuti all’interno del pacchetto Next Generation EU. Cfr. LA TORINO-LIONE E’ UN CRIMINE CLIMATICO.
2 Il Principio del Non Nuocere
Segnalo che il Consiglio europeo, sulla base della Risoluzione del 15 gennaio 2020 del Parlamento Europeo “European Green Deal”, ha approvato il 21 luglio2020 (cfr. a pagina 15 di 68 delle conclusioni dell’incontro https://www.consilium.europa.eu/media/45109/210720-euco-final-conclusions-en.pdf) questo principio: “EU expenditure should be consistent with Paris Agreement objectives and the "do no harm" principle of the European Green Deal” (Cfr. i punti 100 e 101 dell’European Green Deal https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2020-0005_EN.html .
TRADUZIONE "Le spese dell'UE dovrebbero essere coerenti con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi e con il principio "non nuocere" dell'European Green Deal".
Un altro motivo per escludere la Torino-Lione dai finanziamenti europei, ma ovviamente valido per tutti gli altri investimenti finanziati dall’Unione europea.
Paolo Prieri
PresidioEuropa No TAV
www.PresidioEuropa.net